lunedì 5 settembre 2011

I Lealisti su Moncada sindaco: “Alfano candidi se stesso”

Il clima politico che in questi giorni sta vivendo Agrigento con le scelte delle probabili candidature a sindaco, vede pervadere la stampa locale e non solo di “papabili” personaggi, politici e non, che dovrebbero in qualche modo prendere le redini della città e risollevarla dai tristi risultati di un ventennio disastroso.
La possibile scelta del Segretario Politico del Pdl, l’ex ministro agrigentino Angelino Alfano, che qualche giorno addietro ha coronato la candidatura dell’imprenditore Salvatore Moncada, non è altro che un “fallimento della politica” incapace di affidare ad un “politico” le sorti della città – afferma Schembri – . Un fallimento che attualmente vede un quadro politico attorniato dai soliti “potenti di turno” che come vampiri assetati di sangue, tentano di succhiarlo agli agrigentini, affidando la città a personaggi più o meno illustri che, forse inconsci, fanno da prestanome alle logiche clientelari e affaristiche che in questi anni hanno dilaniato Agrigento. Se i movimenti, più o meno spontanei nati sul web, vogliono far credere che la candidatura di Moncada sia una candidatura della società civile, la domanda che oggi più che mai gli agrigentini devono porsi è: l’esperienza di Zambuto “al di sopra dei partiti” a cosa ci ha portati? Se Moncada realmente vuol far credere al popolo agrigentino che la sua candidatura è frutto di logiche antipartitiche, allora deve avere il coraggio di entrare fin da subito in gioco, scagliandosi a viso aperto contro chi, per decenni, ha consentito che Agrigento fosse considerata “ultima” in Italia e in Europa. Deve spiegare (chiunque esso sia), prima di proclamarsi candidato Sindaco, quale siano gli obiettivi per Agrigento; cosa si intende fare; con quale programmi e con quali idee si intendono affrontare le emergenze della città. Inoltre, vorrei chiedere al Segretario Politico del Pdl, Angelino Alfano, se non fosse il caso di prendere egli stesso le redini della città attraverso una possibile Sua candidatura che possa testimoniare l’amore verso il territorio e verso gli agrigentini. È arrivato il momento – conclude Schembri – che gli agrigentini si riapproprino della città e facciano in modo, a prescindere da ogni qualsivoglia coloritura politica, che riacquisti l’antica gloria passata. Un compito che solo i cittadini “stanchi” e oppressi da quella “cappa” politica che opprime Agrigento possono svolgere con grande coraggio. Quel coraggio che oggi deve venir fuori per riaffidare la città a chi ha davvero dedizione e competenza per garantire un futuro al nostro territorio”.

Nessun commento:

Posta un commento